"Un esempio per i nostri allievi": la Scuola e il Direttore Carrozza ricordano Antonio Cassese
È morto a Firenze il giurista Antonio Cassese. Nato nel 1937, si era laureato a Pisa dov'era stato allievo del prestigioso collegio medico-giuridico (oggi Scuola
Superiore Sant'Anna). Docente di diritto internazionale, scrittore, fratello di Sabino, negli ultimi anni aveva lottato contro una grave malattia. A livello
internazionale si era battuto contro ogni violazione dei diritti fondamentali delle persone, ricoprendo prestigiosi incarichi tra cui quello di presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e dei trattamenti
inumani o degradanti e di primo presidente del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia. Nel 2009 era stato nominato presidente del Tribunale speciale per il Libano.
Maria Chiara Carrozza, Direttore della Scuola Superiore Sant'Anna, lo ricorda così: «Siamo tutti addolorati per la scomparsa del professor Antonio Cassese. Un grande studioso di diritto internazionale, soprattutto di diritti umani. Per questa ragione, e per la sua straordinaria passione nella difesa dei diritti dell'uomo, era conosciuto ben al di fuori della cerchia dei cultori di diritto internazionale. Il professor Cassese, che era legato alla Scuola dalle vecchie frequentazioni pisane, rappresentava un modello apprezzato in Italia e all'estero
di studioso capace di accompagnare la ricerca con una grande passione civile. Mi auguro che i nostri allievi sappiano seguire le sue orme e raccogliere la sua eredità di impegno scientifico e civile».
Tantissime le espressioni di cordoglio, a partire da quella del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Antonio Cassese è stato un maestro di cultura
giuridica e un esempio di impegno civile al servizio della causa della giustizia, della democrazia e dei diritti umani».
Franco Frattini, ministro degli Esteri, ha aggiunto: «Perdiamo una mente illuminata, un uomo coraggioso, un punto di riferimento solido e prezioso. Rivolgo un pensiero riconoscente e commosso a un giurista che ci lascia in eredità non solo un valoroso patrimonio di studi accademici di eccezionale livello nel solco di una prestigiosa tradizione familiare, ma anche un altissimo
servizio in fori internazionali dove ha dato lustro all'Italia, impegnandosi per la promozione e l'affermazione dei diritti fondamentali della persona umana». «Il professor Cassese - ricorda Frattini - ha saputo coniugare il rigore della dottrina e la profondità della sua competenza giuridica con il coraggio delle sue
posizioni, ispirate da onestà intellettuale ed acuta visione dei drammatici fatti che è stato chiamato a giudicare in fori internazionali la cui delicatezza ha
richiesto, a unanime giudizio, l'apporto della sua saggezza».